The complex intellectual profile of Norbert Elias can be reconstructed around his identity as an outsider - a central category in one of his most brilliant "figurations" as well. Born in Breslau in 1897, coming from a family of the Jewish bourgeoisie, the author studied philosophy and then sociology in Heidelberg, attending, among others, also the seminars of Alfred Weber and Karl Mannheim. Forced to emigration in 1933, Elias moved to England, where he taught in London and Leicester until the late sixties, and then moved again, first to Germany and, in the last part of his life, to Holland, where he died in 1994. Holland is the country that, unlike others, immediately welcomes Elias' work and, even later, Dutch sociologists will remain his most convinced and enthusiastic admirers. The multi-faceted Elias' contribution is aimed at reconstructing the long-lasting processes that have given rise to the formation of the peculiar social configuration constituted by the modern world. In the study of these processes Elias uses a historical-evolutionary approach, which, influenced by Max Weber and Georg Simmel, is originally integrated with the psychoanalytic theory of Sigmund Freud. Among the fundamental pillars in which this approach is declined one can be consider the theme of the relationship between culture, civilization and violence and the attempt to reach the overcoming of conceptual dichotomies in the context of a "processual" conception of knowledge.

Il complesso profilo intellettuale di Norbert Elias può essere ricostruito intorno alla sua identità di outsider – categoria, peraltro, centrale in una delle sue più brillanti “figurazioni” . Nato a Breslavia nel 1897, proveniente da una famiglia della borghesia ebraica, l'autore studia filosofia e poi sociologia a Heidelberg, frequentando, fra gli altri, anche i seminari di Alfred Weber e Karl Mannheim. Costretto all'emigrazione nel 1933, Elias si trasferisce in Inghilterra, dove insegna a Londra e Leicester fino alla fine degli anni Sessanta, per poi spostarsi nuovamente, dapprima in Germania e, nell'ultima parte della sua vita, in Olanda, dove muore nel 1994. L’Olanda è il paese che, a differenza di altri, accoglie subito con grande interesse l’opera di Elias e, anche in seguito, i sociologi olandesi resteranno i suoi più convinti ed entusiasti estimatori. Il poliedrico contributo eliasiano è finalizzato a ricostruire i processi di lunga durata che hanno dato luogo alla formazione della peculiare configurazione sociale costituita dal mondo moderno. Nello studio di questi processi Elias utilizza un approccio storico-evolutivo, che, risentendo degli influssi di Max Weber e Georg Simmel, è originalmente integrato con la teoria psicoanalitica di Sigmund Freud. Tra i pilastri fondamentali in cui tale approccio si declina possono essere annoverati il tema del rapporto tra cultura, civilizzazione e violenza e il tentativo di pervenire al superamento delle dicotomie concettuali nell'ambito di una concezione “processuale” della conoscenza.

Ad Amsterdam da Elias / Antonini, Erica. - (2018), pp. 77-103. - MÉTISSAGE.

Ad Amsterdam da Elias

Antonini Erica
2018

Abstract

The complex intellectual profile of Norbert Elias can be reconstructed around his identity as an outsider - a central category in one of his most brilliant "figurations" as well. Born in Breslau in 1897, coming from a family of the Jewish bourgeoisie, the author studied philosophy and then sociology in Heidelberg, attending, among others, also the seminars of Alfred Weber and Karl Mannheim. Forced to emigration in 1933, Elias moved to England, where he taught in London and Leicester until the late sixties, and then moved again, first to Germany and, in the last part of his life, to Holland, where he died in 1994. Holland is the country that, unlike others, immediately welcomes Elias' work and, even later, Dutch sociologists will remain his most convinced and enthusiastic admirers. The multi-faceted Elias' contribution is aimed at reconstructing the long-lasting processes that have given rise to the formation of the peculiar social configuration constituted by the modern world. In the study of these processes Elias uses a historical-evolutionary approach, which, influenced by Max Weber and Georg Simmel, is originally integrated with the psychoanalytic theory of Sigmund Freud. Among the fundamental pillars in which this approach is declined one can be consider the theme of the relationship between culture, civilization and violence and the attempt to reach the overcoming of conceptual dichotomies in the context of a "processual" conception of knowledge.
2018
Tra Amsterdam e Berlino. Geografia e spirito della teoria sociologica
9788878923522
Il complesso profilo intellettuale di Norbert Elias può essere ricostruito intorno alla sua identità di outsider – categoria, peraltro, centrale in una delle sue più brillanti “figurazioni” . Nato a Breslavia nel 1897, proveniente da una famiglia della borghesia ebraica, l'autore studia filosofia e poi sociologia a Heidelberg, frequentando, fra gli altri, anche i seminari di Alfred Weber e Karl Mannheim. Costretto all'emigrazione nel 1933, Elias si trasferisce in Inghilterra, dove insegna a Londra e Leicester fino alla fine degli anni Sessanta, per poi spostarsi nuovamente, dapprima in Germania e, nell'ultima parte della sua vita, in Olanda, dove muore nel 1994. L’Olanda è il paese che, a differenza di altri, accoglie subito con grande interesse l’opera di Elias e, anche in seguito, i sociologi olandesi resteranno i suoi più convinti ed entusiasti estimatori. Il poliedrico contributo eliasiano è finalizzato a ricostruire i processi di lunga durata che hanno dato luogo alla formazione della peculiare configurazione sociale costituita dal mondo moderno. Nello studio di questi processi Elias utilizza un approccio storico-evolutivo, che, risentendo degli influssi di Max Weber e Georg Simmel, è originalmente integrato con la teoria psicoanalitica di Sigmund Freud. Tra i pilastri fondamentali in cui tale approccio si declina possono essere annoverati il tema del rapporto tra cultura, civilizzazione e violenza e il tentativo di pervenire al superamento delle dicotomie concettuali nell'ambito di una concezione “processuale” della conoscenza.
Norbert Elias; Culture; civilization and violence; Processual conception of knowledge
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Ad Amsterdam da Elias / Antonini, Erica. - (2018), pp. 77-103. - MÉTISSAGE.
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